Frutta a guscio, Decreto da 14 milioni per investimenti e promozione

Ben 7 milioni saranno utilizzati per i reimpianti ed i nuovi impianti di arboree e alla collocazione o ammodernamento di impianti irrigui che puntino al riuso delle risorse messe a disposizione dalla Legge di Bilancio per il 2021

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, venerdì 19 gennaio 2024 ha firmato il Decreto Interministeriale  adottato di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze – con il quale viene istituito un Fondo da 14 milioni di euro per la tutela ed il rilancio della filiera della frutta a guscio, derivato dal “Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio” previsto dalla Legge di Bilancio per il 2021. 

“Questa misura rappresenta un passo significativo per la crescita e lo sviluppo di questo comparto e promuove, al contempo, una produzione agricola di qualità” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


“L’importanza di questo provvedimento – ha sottolineato il ministro Lollobrigida – risiede negli investimenti sulle imprese agricole, puntando su competitività e sostenibilità ambientale. Le attività supportate comprendono la realizzazione di nuovi impianti e reimpianti, l’ammodernamento delle strutture irrigue, e una campagna informativa per stimolare la domanda dei prodotti della filiera della frutta a guscio”.

Le risorse disponibili sul Fondo per la tutela e il rilancio del settore sono suddivise tra gli investimenti per le imprese della filiera della frutta a guscio, che ammontano a poco più di 7 milioni di euro, e una campagna di informazione e promozione rivolta al consumatore, garantita con altri 7 milioni.

“Con la firma di questo Decreto il Governo Meloni dimostra ancora una volta la volontà di supportare attivamente settori cruciali per il benessere del comparto agricolo e di chi con il proprio lavoro riesce a garantire qualità ai nostri prodotti” ha concluso il ministro dell’Agricoltura.

Le risorse per gli investimenti nelle aziende agricole – quali la realizzazione di nuovi impianti e reimpianti e l’ammodernamento delle strutture irrigue – sono state ripartite per anno d’intervento specie gruppi di specie di arboree recenti frutta a guscio, quali nocciolocastagno (varie specie), mandorlonoce (varie specie), pistacchio carrubo, come descritto nella tabella seguente, tratta dall’articolo 3 del Decreto in parola.

Finanziamento degli Investimenti Frutta a Guscio, ripartizione investimenti per anni e specie.png

Fonte: Decreto Interministeriale recante la definizione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse assegnate dall’articolo 1, comma 859, della Legge di Bilancio 30 dicembre 2021, n. 234, a valere sul “Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio”

Si osserva come sugli investimenti una quota importante (33,70%) sia stata riservata ai noccioleti. Inoltre il Decreto dispone che qualora, a consuntivo dei singoli esercizi, si dovessero registrare risorse finanziarie residue, queste saranno riassegnate fra tutte le specie della filiera frutta a guscio proporzionalmente al valore percentuale indicato nella tabella sovrastante nell’ultima colonna sulla destra.

Le risorse destinate agli investimenti saranno assegnate alle imprese beneficiarie mediante selezione a cura di Agea. Il contributo è concesso da Agea nel limite dell’importo massimo previsto per il regime vigente degli aiuti de minimis, che è pari a 100mila euro.

Il contributo è erogato in conto capitale, calcolato in percentuale sui costi ammissibili totali (costi standard e/o costi reali). L’entità del sostegno è pari al 65% del costo dell’investimento ammissibile; tale aliquota è aumentata all’80% del costo dell’investimento quando sostenuto da aziende condotte da giovani agricoltori.

Le spese per beni e servizi legati all’introduzione di impianti irrigui sulle superfici sede dei nuovi impianti e/o reimpianti, nonché all’introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, sono ammesse entro i seguenti massimali:

  • 4.000,00 euro/ettaro se i progetti prevedono solo impianto irriguo solo di mezzi innovativi per la difesa fitoiatrica;
  • 6.000,00 euro/ettaro qualora le spese di investimento riguardino entrambe le due predette tipologie di investimento.

7 milioni che il Decreto stanzia per la promozione sono destinati alla stipula di appositi accordi convenzioni con gli enti pubblici vigilati dal Ministero dell’Agricoltura, nell’ambito delle proprie attribuzioni istituzionali, per la realizzazione di attività che dovranno tenersi nel 2024.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto